martedì 8 febbraio 2011

E dire che subiamo...

...lezioni di 'civiltà' dalla liberale,democratica puritana 'avanzatissima' Svizzera.Già conosciamo il razzismo che
contraddistingue quello Stato specialmente nei confronti degli italiani,trattati da sempre alla stregua di 'razza inferiore mafiosa e formata da nullafacenti e ''dritti'' ',anche se i soldi che vengono versati nelle loro banche dagli  'evasori' italici ne sostengono da sempre l'economia,anche se la mano d'opera di 'terroni maleodoranti' relegati in baracche putrescenti,ha contribuito alla costruzione di città e a copertura di lavori rifiutati da 'snob'
signorotti con la puzza sotto il naso...Dopo le ultime esternazioni dove i pendolari del nord che giornalmente attraversano il confine per lavoro definendoli  'ratti neri che rubano il groviera agli svizzeri', si arriva alla soppressione di un cane per una tassa non pagata! Con la 'malizia' che mi porto dentro mi viene quasi da pensare che questo sia avvenuto perché la proprietaria del cane è italiana...ma certo questa è una ipotesi bislacca,lo sappiamo che la fermezza e integrità morale che li contraddistingue non li porterebbe mai a comportarsi così per puro gusto di razzismo...Mi chiedo quale colpa potesse avere il cane per essere addirittura condannato a morte...e che cuore avessero quegli agenti per abbattere una bestiola che magari poco prima aveva fatto loro effusioni festose fiducioso verso la razza 'umana'...
...E dire che subiamo lezioni di 'civiltà' da una razza che è un miscuglio di etnie anglo-latine che da sempre disprezza gli abitanti dei confini ma che lecca in continuazione quegli 'inferiori' che rimpinguano le casse delle loro banche permettendo al Paese di sopravvivere...


La solitudine ormai impera sovrana,una volta gli adolescenti si incontravano,si misuravano in sfide che ne forgiavano la crescita,si incuriosivano nei confronti dell'altro sesso confrontandosi e incuriosendosi per la diversità visiva e strutturale,si inventavano giochi per fare il primo,sperimentale sesso che intimidiva per la reazione istintiva che procurava,ma che permetteva,a livello tattile,aromatico ed emozionale,di godere di quel primo contatto che rimaneva appiccicato sulla pelle per giorni e procurava sensazioni anche dolorose ma sempre piacevoli.Ora con la mancanza di una infanzia 'normale',ci si rivolge all'unico,freddo 'amico' dei nostri tempi,quello che da le risposte a tutto ma che rimane un interlocutore che non potrà mai dare quelle umane emozioni che fanno apprezzare il sesso, ma anche la vera amicizia,col calore del richiamo istintivo verso chi potrebbe essere partner per una storia o per sempre...On line significa conoscenza di 'merce' che si offre mostrando l'apparenza di una immagine spesso falsa,tipico specchietto per la allodole,e parole che sono studiate appositamente per accalappiare giovani sprovveduti e spesso insoddisfatti per moda o noia e che finiscono nelle grinfia di pervertiti o corrono il rischio di prendere malattie non indifferenti...se non rischi fisici e facilmente letali.Ma il pericolo maggiore è legato alla ingenuità disarmante che spesso porta questi adolescenti a dare generalità,numero di telefono,informazioni personali e l'indirizzo di residenza mettendo così a rischio anche la sicurezza della famiglia...ma il vero squallore è che il sesso che si va ad effettuare con una conoscenza virtuale,è consumato per una ricarica telefonica o per quei pochi euro sufficienti per passare una serata con gli amici in una pizzeria o per comprare l'ultimo gadget di moda...

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